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Il prodotto BtoCode Start Platform permette all’utilizzatore di creare una corrispondenza diretta tra i casi d’uso e gli oggetti (elementi cardine nella modellazione concettuale dei SIA - Sistemi Informativi Aziendali) e il software sviluppato.

Ad un elevato livello di astrazione, BtoCode Start Platform fornisce gli strumenti per agevolare la trasformazione dei costrutti UML del modello di business in codice. È corretto, oltre che doveroso, chiarire che con BtoCode Start Platform il processo di trasformazione è semi-automatico, ovvero esso richiede l’intervento da parte dello sviluppatore che deve generare le classi Java leggendo il modello di analisi.

BtoCode Start Platform mette a disposizione del team di sviluppo delle applicazioni i costrutti per implementare il caso d’uso, gli oggetti di business e le interfacce utente, attraverso classi di libreria Java. Esso si configura come uno strumento per lo sviluppo di “Ajax Rich Internet Applications” e nasce con lo scopo di abbattere i tempi di sviluppo che le RIA (Rich Internet Applications) richiedono, riducendo i linguaggi necessari al solo Java e fornendo un supporto completo di librerie.

Il valore aggiunto sta nell’offrire una medesima interfaccia e unico linguaggio per l’interrogazione di risorse eterogenee, rendendo quindi al programmatore del tutto trasparente se l’interazione richiesta coinvolgerà una base di dati spaziale piuttosto che una “classica” base di dati gestionale, ovvero una interfaccia utente di tipo RIA. Dal punto di vista del programmatore è sufficiente solo la conoscenza delle API del Gestore delle risorse, senza conoscere i dettagli e le dinamiche interne.

L’architettura rispetta il pattern architetturale “Layer” con quattro strati fisici: Presentation, Controller, Model e Resources. In corrispondenza vi sono elementi (GUI Elements, UseCase Elements e Model Elements) e servizi a supporto del progettista/programmatore. Il Framework permette di implementare rapidamente funzionalità Rich Client stand-alone in un browser o includere funzioni Rich Client in pagine Web esistenti, realizzare applicazioni Web e pagine di portali, che si collegano a sistemi orientati ai servizi basati sugli eventi e in tempo reale su una vasta gamma di piattaforme, oltre che mettere a disposizione una serie di “servizi” per manipolare gli elementi del modello.

 

 

 

Architettura del Framework

 

 

BtoCode Start Platform utilizza ed incapsula la versione 5.2 di Hibernate. Esso offre un servizio dello strato per la gestione delle risorse (ResourceManager) che si farà carico di associare una tabella di una base di dati a ciascuna delle classi e di depositare in esse il relativo contenuto. Altri esempi di servizi offerti sono quelli per la rappresentazione grafica degli oggetti di business e la generazione di reportistica.

BtoCode Start Platform permette la realizzazione di componenti riusabili dal progettista/programmatore nello sviluppo di applicazioni.

Per la realizzazione dei componenti visuali è utilizzato ed incapsulato il Framework Vaadin. I componenti base sono: Button, TextField, DateField, ComboBox, Window, Panel, Menù, VerticalLayout, HorizontalLayout, etc.; è stato anche creato un componente Grid con scrolling automatico e query paginate. Altre librerie che sono state realizzate e comprese nella versione BtoCode Start Platform sono:

  • Casi d’uso di autenticazione con concetti di dominio come Utente, Profilo, Caso D’Uso e parametri utente.
  • Microservizio per l’invio di email basate su template preconfigurati. Sviluppo del componente client per l’utilizzo del microservizio all’interno di BtoCode.
  • Meccanismo di gestione degli eventi all’interno del caso d’uso. Componente EventBus per la registrazione ed esecuzione di azioni che rappresentano gli scenari di un caso d’uso.
  • Standardizzazione dei processi di produzione del software attraverso la modellazione di componenti come lo StandardUseCase e lo StandardUseCaseFilterPanel che contempla la ricerca basata su filtri, la visualizzazione in griglia con scrolling infinito e query paginate, la modifica e la cancellazione di oggetti di dominio.

Ciascun servizio di BtoCode Start Platform permette di manipolare gli “Elements”. L’uso dei servizi segue le seguenti regole:

  1. Un servizio manipola (nel senso di creare, modificare, eliminare) solo elementi del “layer” di sua competenza.
  2. Un servizio utilizza un altro servizio.
  3. Un servizio di un layer utilizza ma non manipola elementi di altri “layer”.
  4. Tutti i servizi sono accessibili da un unico punto, il “ServiceManager”.

Il ServicesManager offre allo sviluppatore i servizi coerenti con lo strato nel quale si sta sviluppando. Le linee guida definiscono come utilizzare i servizi.

L’architettura è coerente con il pattern MVC e presenta un forte grado di coesione e un basso grado di accoppiamento (Martin Fowler). Nell’applicazione sviluppata con BtoCode, tutti gli elementi avranno un’unica dipendenza d’uso verso il ServicesManager.

Per l’utilizzo dei Sevizi dovranno valere le seguenti regole:

5.  

 

5. Le entità relative allo strato “Presentation” possono richiedere i servizi solo al GUIManager.

6.  Le Entità relative allo strato “Controller” possono richiedere servizi solo al ModelManager e allo UseCaseManager.

7. Gli elementi di “Model” non possono richiedere Servizi.

8. Dalla regola 7) deriva un’importante implicazione: le classi di oggetto di business non dipendono da nessuno altro strato.

 

 

Il GUIManager espone tutti i servizi di “renderizzazione”, ossia per la trasformazione di oggetti di business in elementi visuali. Il GUIManager manipola solo e soltanto gli elementi grafici, ma può ricevere come parametri d’ingresso non modificabile i “modelli” da renderizzare (Regola 1 e 3 dei Services).

Lo UseCaseManager è uno dei servizi fondamentali offerti da BtoCode. Tale servizio garantisce la corretta gestione dei casi d’uso in termini di apertura, chiusura e navigazione. In particolare permette di rappresentare, in fase di codifica, le regole di navigazione di un caso d’uso, l’inclusione e l’estensione di un caso d’uso.

Il ModelManager offre tutti quei servizi che permettono di agire sugli elementi di Business. Esso offre un servizio per “memorizzare” lo stato di un oggetto di business. Il ModelManager non può in nessun modo gestire entità relative allo strato Resources (regola 1 dei Services) ma può assolvere la richiesta utente, richiedendo un servizio al ResourcesManager (regola 2 dei Services). Il ModelManager astrae i concetti di manipolazione di un oggetto di business permettendo all’utilizzatore di concentrarsi sulla business logic e non sul dettaglio implementativo. I servizi offerti dal ModelManager impattano solo e soltanto sulla logica di business dell’applicazione.

Il ResourcesManager rappresenta l’anello di congiunzione tra l’applicazione e le eventuali risorse esterne; è quindi un’interfaccia verso Basi Dati, Web Services o qualunque altra forma di repository. Il ResourcesManager si configura come un traduttore in grado di mappare un modello ad oggetti con modelli che potenzialmente potrebbero non esserlo. L’unico utilizzatore del ResourcesManager è il ModelManager che deve essere in grado di offrire come servizio la manipolazione degli oggetti di Business rendendo trasparente la localizzazione e la gestione dei Dati che li compongono.

 

 

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